Da quanto annunciato dal Ministro delle Imprese Adolfo Urso a Luglio il Governo starebbe cercando risorse per almeno quattro miliardi per finanziare il piano Transizione 5.0. Nel piano MIMIT infatti si ipotizza un nuovo e potenziato incentivo con aumento delle aliquote (obiettivo 40%) per progetti avanzati di transizione digitale ed energetica delle imprese a partire dall’autunno 2023.
Una panoramica su TRANSIZIONE 5.0
Come già fatto con il piano Transizione 4.0, il Governo sta lavorando a un nuovo pacchetto di agevolazioni sottoforma di Credito d’Imposta per sostenere la competitività delle imprese e stimolare i loro investimenti in 5.0, ovvero:
Industria 5.0 rappresenta una evoluzione del Piano 4.0, ed è stato pensato per rispondere a tre delle priorità della Commissione Europea:
Se l’Industria 4.0 rappresenta un’evoluzione dell’automazione industriale tramite l’integrazione di nuove tecnologie abilitanti per la digitalizzazione finalizzata ad aumentare la produttività degli impianti; l’Industria 5.0 vorrebbe sfruttare la collaborazione tra macchine, uomo e tecnologie per avere impatti sensibili sul fronte energetico e della decarbonizzazione.
Tempi, risorse e aliquote
Il piano, coordinato dal MIMIT, prevede di innalzare le aliquote attualmente in vigore - avvicinandole più possibile a quelle in vigore fino al 31 dicembre 2022 e che arrivavano fino al 50% per beni immateriali e software.
A tal fine si stanno cercando risorse tra tra 4 e 5 miliardi di euro attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), integrato con un capitolo RepowerEu per la transizione energetica.
Inoltre, da quanto dichiarato, si prevede di applicare l'agevolazione per gli investimenti effettuati nel periodo compreso tra l'autunno 2023 e il 31 dicembre 2025, con la possibilità di accedere al credito anche nel primo semestre del 2026, a condizione che entro dicembre 2025 sia stato versato un acconto pari almeno al 20% dell'investimento.
Progetti ammissibili
Si prevede che il beneficio fiscale potrà essere concesso a investimenti innovativi nell'acquisto di beni strumentali 4.0, materiali e immateriali, che vengano impiegati effettivamente in progetti di innovazione tecnologica avanzata o in programmi ad alta prestazione, non solo dal punto di vista dell’efficienza industriale, ma anche dal punto di vista energetico e ambientale.