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23.11.2022
"Il Manufacturing del Futuro" - Best Moments

 Mercoledì 23 Novembre a Travagliato (BS)  si è tenuto il convegno Il Manufacturing del Futuro - tra tecnologie 4.0, AI, Big Data”: una tavola rotonda organizzata da Stain e Lutech per approfondire il tema della Digital Transformation. Ospiti manager di aziende molto innovative tra cui Pietro Rota, Ceo di Orobix - Antares Vision Group, Roberto de Miranda, membro del Comitato esecutivo di ORI Martin, Mauro Loda, Director di DN Automotive Italy, moderati da Enrico Pagliarini di Radio 24Il Sole 24 Ore. E’ stata anche l’occasione per approfondire le motivazioni dell’entrata di Stain nel Gruppo Lutech con Claudio Morbi, Ad Stain e Lorenzo Greco, Chief Renevue Officer di Lutech.

 
 
 
Claudio Morbi, Ceo di Stain e Lorenzo Greco intervistati da Enrico Pagliarini di Radio 24
 
 

Stain entra nel Gruppo Lutech : le motivazioni, le opportunità, gli scenari di mercato.  

È un grande onore che un gruppo così importante abbia scelto Stain per completare la propria offerta con il nostro MES. “ esordisce Claudio Morbi, intervistato insieme a Lorenzo Greco all’apertura di questo evento. “ Perchè la vera Digital Trasformation  si può attuare solo attraverso una road map basata sull’integrazione tra vari sistemi - dall’ERP, al Cad , al Mes all’IOT, system integrator, Cyber Security - In questo senso Stain va a completare la proposition di Lutech nel settore manifatturiero. Questa nuova partnership mi auguro possa essere il giusto incentivo per fare di Brescia, terza manifattura in Europa, un polo 4.0 a livello internazionale."

 “ Lutech è tra le prime 3 imprese dell’IT in Italia, chiuderà con oltre 500 ml di fatturato il 2022, con la recente acquisizione di ATOS arriveremo presto agli 800 ml. “ prosegue Lorenzo Greco ” Stain era la competenza che ci mancava per integrare il flusso delle informazioni. La nostra mission è aiutare i clienti ad orientarsi nel mondo della tecnologia: il mercato oggi offre sovrabbondanza di tecnologie, sia  HW che SW,  ma quello che serve davvero è una tecnologia che risolva un problema specifico di un cliente specifico, inoltre nelle aziende occorre una verticalizzazione dei servizi. Stain in questo senso ha un bagaglio di competenze uniche nel panorama italiano.”

Riguardo ai cambiamenti riscontrati nel mercato degli ultimi anni Greco afferma che “Dal lato offerta si sta cercando di consolidare il mercato e integrare piccole eccellenze. Oggi la domanda è molto sofisticata, il Cliente è più preparato e richiedono una maggiore focalizzazione e cura. C’è una necessità assoluta di integrazione tra il vari flussi di dati e capacità di portare risultati in tempi rapidi." 

 

OROBIX : Applicazione di tecniche di intelligenza artificiale al contesto industriale 

 
I dati sono la base di partenza per ogni tipo di applicazione di AI in ambito industriale di Orobix" esordisce Pietro Rota, fondatore di OROBIX, la tech company che porta l’intelligenza artificiale all’interno delle aziende, oggi parte del Gruppo Antares Vision. Guarda il video completo dell'intervento: 

 

                                                 

                                                                                   Il video dell'intervento di Pietro Rota, CEO di OROBIX

 

Digitalizzare un'acciaieria : il Case Study ORI Martin 

“Non è facile digitalizzare un'acciaieria”, sostiene Roberto de Miranda, Membro del Comitato Esecutivo ORI Martin,  gruppo siderurgico che da anni ha intrapreso la strada della digitalizzazione dietro due spinte: una proveniente dai mercati di riferimento (tra cui automotive), che necessitano di processi certificati e di un’integrazione di tutta la filiera, aspetto che oggi viene ritenuto fattore distintivo ancor più del prezzo; e una spinta interna, da parte della proprietà, affinché il know-how delle singole persone che compongono l'azienda diventassero un patrimonio dell'azienda stessa, e per un' integrazione tra i sistemi di tutte le aziende del Gruppo, per farle parlare la stessa lingua e, come si suol dire, “abbattere i silos”.

 

 Intervista a Roberto de Miranda, Membro del Comitato Esecutivo ORI Martin 

Digitalizzando i processi abbiamo realizzato che la tarsformazione digitale, più che un cambio tecnologico, è un cambio organizzativo, di mentalità. Per esempio, abbiamo dovuto creare nuove funzioni che prima non esistevano e tuttora stiamo trasmetendo una nuova cultura del dato: eravamo abituati prima a fare e poi a raccogliere i dati, mentre abbiamo bisogno di vederli in tempo reale per poter prendere decisioni tempestive”. ORI Martin collabora con Stain da diversi anni e, ha sottolineato de Miranda, “insieme abbiamo fatto passi da gigante, ottenedo risultati tangibili come la diminuzione degli scarti e dei pezzi difettosi, nel miglioramento della produttività e delle ore uomo sulle macchine”. Dopodiché, ha continuato de Miranda, "abbiamo compiuto passi più sperimentali", guidati dal progetto Lighthouse.  Quello di ORI Martin infatti è uno dei quattro in Italia finanziati dal Mise con l'obiettivo di creare una "cyber-acciaieria" in grado di produrre acciaio 4.0 attraverso macchinari innovativi e connessi, con un'attenzione particolare alla tracciabilità."Da questi propositi è nata l'esigenza di avere un MES all'altezza come quello di Stain."

 

 Mes e risparmio energetico: il Metodo DN Automotive 

 

 L'intervento di Mauro Loda, Director di DN Automotive Italy

 

In DN Automotive il digitale alla base di ogni strategia di miglioramento: i dati del MES consentono a DN AUTOMOTIVE Italy una gestione a 360° del sistema azienda. Mauro Loda, Director di DN Automotive Italy,  afferma che “In DN Automotive misuriamo tutto, abbiamo cominciato a misurare i kw già nel 2015, quando non era diventato così urgente il tema energetico,  prima o poi i problemi si presentano e siamo passati da 18 milioni di kw all’anno del 2015, e con l’analisi e il monitoraggio dei consumi e obiettivi quotidiani di miglioramento siamo passati a 12 ml di kw all’anno, con un risparmio di 6 ml ( risparmio del 30%). Per anticpare e prevenire i problemi, come in questo caso, serve strategia e un forte commitment” Il Mes è un metodo perché, anche se nasce per monitorare la produzione, oggi può raccogliere dati utili per la qualità, la manutenzione, la logistica e come abbiamo visto il risparmio energetico, perché  fornisce dati da dare in pasto a sistemi come AI o BI. Scarica qui le slides dell'intervento > 

 

Limiti e difficoltà di un progetto di trasformazione digitale: i temi della tavola rotonda finale. 

La prima domanda posta ai nostri relatori da Enrico Pagliarini è : Le tecnologie AI, MES e Iot sono appannaggio delle grandi aziende?

Il primo a rispondere è Pietro Rota di OROBIX : “io ritengo che il dato sia molto democratico”- rispetto alle soluzioni hardware che sono un po' più legate alla grandezza degli stabilimenti - il dato, se ben maneggiato, è alla portata di tutte le aziende.

Lorenzo Greco: non è un problema di dimensione, è un problema di visione, ora le tecnologie sono alla portata di tutti, la differenza la fa la cultura digitale e, appunto, una spinta al cambiamento. Bisogna però stare attenti alla ”sbornia del dato” :  non tutti devono vedere tutto, ma ogni reparto deve avere a disposizione il dato giusto al momento giusto, altrimenti il rischio è quello di creare  confusione.Il Mes è un metodo, è molto invasivo, per questo abbiamo scelto un’azienda con l’esperienza di Stain.

 

 La tavola rotonda finale con Pietro Rota, Roberto De Miranda, Mauro Loda, Claudio Morbi, Lorenzo Greco ed Enrico Pagliarini

 

E, parlando delle difficoltà in progetti di questo tipo  Pietro Rota afferma: talvolta si tende a sovrastimare il dato raccolto, soprattutto nel nostro campo, l’AI, ci troviamo a dover ritarare le aspettative del Cliente perché non ha dei dati sufficientemente validi per alimentare progetti di AI” –  “ per questo cerchiamo sempre di creare la giusta consapevolezza per essere molto concreti e non vendere sogni”. Lorenzo Greco “ Il mercato è pieno di moltissimi vendor che vendono promettono troppo e alzano le aspettative, va detto che la montagna da scalare è alta, non servono solo buone scarpe ma anche tanto allenamento”  Roberto de Miranda: “ Per me la difficoltà maggiore è coinvolgere le persone – per questo è importante scegliere un fornitore che parli la stessa lingua degli operatori, come, nel nostro caso, Stain ”Mauro Loda “ Molto spesso i progetti falliscono perché i livelli intermedi non collaborano, mentre gli operatori si fanno coinvolgere prima, attraverso l’esempio sul campo.” Claudio Morbi:  Rispetto a qualche anno fa c’è più cultura digitale, dovuta anche agli  gli incentivi 4.0”  Il passo ulteriore da fare è capire che non basta mettere tecnologia, ma occorre avere gli obiettivi chiari e un forte commitment aziendale perché un progetto di trasformazione digitale vada a buon fine : il dato se ben gestito può essere la chiave per gestire le complessità della produzione moderna". 

 

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